martedì 27 gennaio 2009

vv. 399-642

RIASSUNTO:

vv. 399-642

Dopo essersi imbarcato sulla sua zattera, Ulisse, prende il mare. All’improvviso Nettuno alza una burrasca su Ulisse e, l’eroe, cade in mare. Dopo numerosi tentativi riesci a ritornare in superficie ed ad aggrapparsi alla zattera. Una dea del mare, dice ad Ulisse di svestirsi, di indossare una fascia e dirigersi verso i Feaci. Lui, incerto, decise che se nettuno gli avrebbe distrutto la barca avrebbe ubbidito alla dea, in caso contrario non si sarebbe mosso da lì. Dopo poco tempo, Nettuno scagliò un’onda grandissima su Ulisse e gli distrusse la zattera. Allora Ulisse si svestì e incominciò a nuotare verso l’isola dei Feaci. Minerva lo aiutò dandogli un vento che lo avrebbe aiutato a raggiungere la meta indicata dalla dea del mare. Dopo tre giorni e tre notti, Ulisse arrivò stremato sulla terra ferma e si abbandonò al sonno.

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