martedì 27 gennaio 2009

vv.179-399

RIASSUNTO:

vv. 179-245

Udito l’ordine di Mercurio, la ninfa Calipso, andò a cercare Ulisse e lo trovò sulla spiaggia. Ulisse era pensieroso e piangeva. La ninfa gli disse di non piangere e di prepararsi una zattera per tornare a Itaca. La ninfa gli promise anche che non gli avrebbe fatto soffrire la fame e non lo avrebbe fatto imbattere in delle burrasche.

RIASSUNTO:

vv. 256-399

Calipso disse a Ulisse: o di Laerte il divino figlio, l’ingegnoso Ulisse, vuoi andare nella casa dei tuoi padri?. Se vuoi vai, vai felice.
Però se tu vuoi restare a custodire con me la mia casa sei il benvenuto e se resti ti donerò l’immortalità. Subito rispose Ulisse: Dea, io so che tu superi in bellezza, altezza Penelope e sei immortale però io voglio tornare a casa. Spero che tu mi protegga mentre sono in viaggio, anche se io sarei capace di affrontare molti dolori, disse e cadde addormentato. Alla mattina Ulisse imbracciò la dorata fascia, la tunica e il manto. Ulisse si avviò nel bosco per costruire la basca. Tagliò venti alberi, li unì e preparò la vela. Finito il lavoro, salpò e si abbandonò al sonno. La notte era calata.

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